BUON ANNO NUOVO!!!

Un felice inizio del nuovo anno a tutti!!

E che il 2011 porti con sé l'arrivo di molti nuovi vegetariani!! :-p

Arrivederci al prossimo anno con tante altre ricette vegane!!

AUGURI!

Penne al ragù vegetale

Ormai anche nelle maggiori catene di supermercati è possibile reperire dei burger di soia, anche se, almeno che io sappia, quelli di una sola marca (la Sojasun) sono 100% vegetali senza aggiunta di albume d'uovo. Sono molto versatili perché consentono la preparazione di svariate ricette. Ecco la prima di una serie che utilizza questo ingrediente. Le quantità sono indicative perché vado ad occhio e a giornata.

Ingredienti
  • 400 g di penne
  • 4 burger di soia (400g)
  • 1 cipolla
  • 2 carote
  • 2 coste di sedano
  • 1 bottiglia di passata di pomodoro
  • 1 dado vegetale
  • 1/2 bicchiere di vino rosso (facoltativo)
  • olio d'oliva
Preparazione
Tritate finemente le verdure e fatele soffriggere in diversi giri d'olio d'oliva. Intanto sbriciolate con le dita i burger di soia e quando il soffritto si sarà appassito versate la "carne tritata vegetale" nella pentola lasciandola insaporire. Se volete sfumate con il vino. A questo punto versate la salsa di pomodoro, aggiungete il dado, mescolate e non appena il sugo torna a bollire abbassate il fuoco e copritelo con un coperchio. Io lo lascio cuocere per un'ora, ovviamente mescolando di tanto in tanto e controllando che non si restringa eccessivamente (qualora succeda aggiungo un po' d'acqua calda, ma tenendo il fuoco basso dovrebbe addensarsi al punto giusto senza attaccarsi sul fondo). Quando il sugo sarà quasi pronto mettete sul fuoco l'acqua della pasta: io la scolo abbastanza al dente con questa tipologia di condimento, ma ovviamente va a gusto. Questo sugo presenta un sapore vagamente più dolciastro rispetto al ragù tradizionale, difatti avevo pensato di equilibrarlo aggiungendo una manciata di capperi da tritare insieme alle verdure, però non ho ancora provato questa variante. Anche così è comunque molto ricco e saporito. In ogni caso condite con generosità le vostre penne e buon appetito!

Ristrutturazione e novità

Mechanical Farm cambia veste grafica e contenuti!
Da oggi diventa un blog meno dispersivo e più tematico: sarà incentrato solo sul vegetarianesimo, gli animali e ovviamente la cucina vegetariana (anzi vegana)!
Presto metterò ordine nelle ricette - che sono ormai quasi 40! -dividendole per categorie, così sarà più facile consultarle.

E gli altri post che fine hanno fatto?
Beh, giusto in tempo per inaugurare il nuovo anno (e prima di chiudere momentaneamente i battenti per la sessione invernale di esami!) ho fatto confluire i vecchi post in due nuovi blog. Dalla scissione di Mechanical Farm sono nati La matita autodidatta, di stampo più artistico, e Paprika dolce, di stampo più umoristico.

Buona giornata a tutti! A presto!

Lenticchie Parmentier

Capodanno si avvicina e immancabili sono le lenticchie! Si dice che portino soldi... se fosse vero da quando sono diventata vegetariana dovrei essere anche diventata più ricca di Briatore! Invece mi sa che le lenticchie portano solo altre lenticchie... ecco quindi tre ricette a tema!

Ingredienti
  • 150g di lenticchie (lasciate in ammollo almeno 2 ore)
  • 5-6 patate
  • 2 cipolle bianche (o la parte bianca di 3 porri) 
  • 1/2 bicchiere d'olio
  • 2 dadi vegetali
  • panna o latte di soia (facoltativi)
  • vino bianco
  • pepe nero
  • frullatore a immersione
  • pane
  • margarina
Preparazione
Tritate le cipolle (o i porri) e mettetele a soffriggere nell'olio. Intanto sbucciate le patate e tagliatele a pezzetti. Sciacquate le lenticchie ed unitele al soffritto, fatele insaporire un po' e sfumatele con un po' di vino bianco. Aggiungete le patate, pepate, coprite d'acqua e sbriciolatevi dentro i dadi. Se usate la pentola pressione lasciate cuocere per 15' dal fischio, altrimenti in pentola normale almeno mezzora.
A fine cottura frullate il tutto col frullatore a immersione (ma se preferite potete prelevare una parte di lenticchie e lasciarle intere) fino ad ottenere una crema abbastanza densa. Aggiungete quindi la panna di soia nella quantità che desiderate (io direi comunque non più di 100ml, ma potete anche non metterla affatto oppure sostituire la panna col latte di soia).
A questo punto non vi resta che tagliare a cubetti le fette di pane e farli tostare in padella con un po' di margarina o con un po' d'olio (e se volete insieme a qualche anello di cipolla o porro, ma io preferisco evitare). Salate e pepate leggermente i crostini appena saranno dorati e serviteli con la crema di lenticchie. Buon appetito!

Lenticchie e wurstel di soia

Se da onnivori per voi le lenticchie non rappresentavano altro che il contorno del cotechino una volta all'anno, questa ricetta potrebbe fare a caso vostro. In realtà le lenticchie sono ricche di ferro, purine e proteine, quindi più che un contorno sono un secondo... ma se a Capodanno volete rendere vegetariano un piatto classico ecco qui una possibile soluzione.

Ingredienti
  • 250g di lenticchie rosse non decorticate (già lasciate in ammollo almeno un paio d'ore, anche se la confezione dice che non è necessario)
  • 1 cipolla grossa
  • 2-3 gambi di sedano
  • 1-2 carote
  • 2 dadi
  • 400g di polpa o passata di pomodoro
  • 6 salsicce di soia (si possono trovare anche nei grandi ipermercati, come l'Auchan)
  • olio d'oliva
  • margarina
Preparazione
Tritate finemente tutte le verdure fino ad ottenere un sostanzioso trito che lasciarete soffriggere lentamente in una generosa quantità d'olio. Sciacquate le lenticchie e unitele al soffritto, facendole insaporire qualche minuto. Salvo non le preferiate "in bianco", aggiungete la polpa di pomodoro, quindi sbriciolate dentro 1 dado e 1/2 (o anche 2) e lasciate cuocere per 15' con 250-300 ml d'acqua se usate la pentola a pressione. Se usate la pentola normale, fate come per cuocere un risotto, aggiungendo un mestolo di acqua calda ogni volta che quello precedente è stato assorbito. In questo caso ci vorrà almeno una mezzora, ma credo che in questo caso la cottura normale sia anche preferibile.
A fine cottura tagliate le salsicce di soia a fettine e fatele friggere in padella con un poca margarina o poco olio. Impiattate le lenticchie usando una formina rotonda (o della carta stagnola fatta ad anello): mettete le lenticchie all'interno per dargli la forma nel centro del piatto e poi toglietela. Circondate le lenticchie con le fettine di wurstel di soia e voilà: buon appetito!

Crema di lenticchie rosse

Ricetta facilissima e velocissima!

Ingredienti
  • 200g di lenticchie rosse decorticate
  • 2 spicchi d'aglio
  • 1/2 cipolla
  • olio d'oliva
  • 1 dado vegetale
  • pepe
  • pane raffermo
  • 500 ml d'acqua
  • Pentola a pressione
Preparazione
Tritate la cipolla e fatela soffriggere in abbondante olio insieme agli spicchi d'aglio interi. Quando il soffritto si sarà imbiondito, togliete l'aglio e aggiungete le lenticchie, lasciate insaporire e poi coprite con l'acqua. Prima di chiudere sbriciolate il dado, quindi lasciate cuocere 15' dal fischio. A fine cottura dovreste avere ottenuto una bella crema densa, ma nel caso le lenticchie non si fossero sciolte del tutto, mescolate con un cucchiaio di legno per schiacciarle e amalgamarle meglio. Fate allora tostare qualche crostino di pane in padella e servite la crema in delle ciotole con una manciata di crostini, un filo d'olio a crudo e una macinata di pepe sopra. Buon appetito!

AUGURI!!!


Questo post è stato appositamente
programmato per augurare...

...ai lettori che mi seguono...
...ai lettori occasionali...
 ...a chiunque leggerà questo post...
...a tutti...


UN BUON NATALE E BUONE FESTE!!


Torta salata di spinaci

Adoro le torte salate e durante i pranzi o le cene delle feste sono un antipasto sfizioso e sempre valido. Ne ho già proposta qualcuna in questo blog e oggi ne propongo altre quattro, sempre vegan e ancora più semplici da preparare, in quanto per amalgamare il ripieno in questi casi utilizzo soltanto la panna di soia. Comincio dalla più classica, nonché la mia preferita.

Ingredienti
  • pasta brisée oppure 1 confezione di pasta sfoglia già pronta
  • 500g di spinaci surgelati ( se sono freschi ancora meglio)
  • 1 confezione di panna di soia
  • sale grosso
Preparazione
Fate bollire gli spinaci in acqua salata (se li avete freschi potete anche farli cuocere in padella con un po' d'olio insaporito da uno spicchio d'aglio). Poi scolateli, pressateli per fargli perdere l'acqua in eccesso e lasciateli sgocciolare in uno scolapasta. Intanto fate scaldare il forno a 180-200°, spianate la pasta e con essa rivestite una teglia. Amalgamate gli spinaci con la panna di soia (circa 150 ml) e farcite la vostra torta. Rendete omogenea la superficie con i rebbi di una forchetta e create il cordone tutt'attorno pizzicando la pasta con le dita. Infornate per circa una mezzora. Tutto qui! Buon appetito!

Facile e buona!

Torta salata di carote

In genere non amo molto le verdure dolci nelle torte salate, infatti per controbilanciare il sapore dolciastro della carota ho aggiunto del succo di limone, che da un gusto particolare a questa torta.

Ingredienti
  • 1 confezione di pasta sfoglia oppure pasta brisée
  • 500g di carote
  • 1 confezione di panna di soia
  • 1 limone
  • 1-2 cucchiai di margarina
  • sale
  • zenzero in polvere (facoltativo)
Preparazione
Sbucciate e tagliate le carote a rondelle, quindi fatele cuocere in una padella dove avrete fatto sciogliere abbondante margarina. A metà cottura aggiungete il sale ed eventualmente una spolverata di zenzero. Quando saranno cotte (senza essere sfatte, visto che dovranno passare ancora in forno), versate la panna di soia in una scodellina e unitevi il succo del limone (io uso uno spremi agrumi per ricavarlo senza sprechi), quindi versate il tutto sulle carote. Mescolate bene, rivestite una teglia con la pasta e farcitela con le carote. Scuotete la teglia per livellare il ripieno e create il cordone con le mani. Infornate a forno già caldo a 180-200° per una mezzora. Buon appetito!

Un gusto un po' diverso dalle classiche torte salate


Torta salata di radicchio

Il radicchio, vuoi per le mie origini in parte trevigiane, è una delle mie insalate preferite, specialmente se consumato cotto. Eccolo quindi in versione di torta salata.

Ingredienti
  • 1 rotolo di pasta sfoglia
  • 3 cespi di radicchio (circa 1 kg)
  • qualche cucchiaio di panna di soia
  • olio d'oliva, sale
Preparazione
Lavate il radicchio, tagliatelo in modo grossolano e trasferitelo in una padella capiente con abbondante olio e una presa di sale. Coprite con un coperchio e lasciate cuocere per circa 20' o fin quando l'insalata non si sarà del tutto appassita, restando però leggermente al dente in quanto dovrà ancora essere cotta in forno (il radicchio cucinato così, semplicemente saltato in padella, è buono anche come contorno, salvo non sia troppo amaro). A questo punto regolate di sale e aggiungete qualche cucchiaio di panna di soia a piacere. Srotolate la pasta e rivestiteci una teglia, quindi versatevi dentro il radicchio e livellate il ripieno. Create il cordone della torta con le dita, poi infornatela per una mezzora in forno caldo a 180-200°C. Buon appetito!

Tortine salate di verza

Ecco delle mini-torte salate perfette come antipasto, anche se al contrario di quanto magari possa sembrare, sono un po' pasantine!

Ingredienti
  • pasta brisée (la ricetta base indicata è sufficiente per almeno una dozzina di tortine)
  • 6 grosse foglie di verza
  • 1 cipolla
  • qualche cucchiaio di panna di soia
  • 2 cucchiai di aceto di mele
  • olio d'oliva
  • sale, pepe
  • carta da forno
Preparazione
Lavate le foglie di verza, quindi tritatele grossolanamente insieme alla cipolla e mettetele a cuocere in una padella dai bordi alti con un bel giro d'olio d'oliva. Coprite con un coperchio e lasciate appassire, quindi a metà cottura aggiungete un pizzico di sale, una spolverata di pepe e due o più cucchiai di aceto a vostro gusto. A fine cottura aggiustate di sale e aggiungete un paio di cucchiai o più di panna di soia, quindi mescolate bene. Stendete la pasta e ricavate 12-15 tortine, creando altrettante palline di pasta e poi spianandole col mattarello, oppure spianando tutta la pasta e ritagliandole con un grosso bicchiere. Farcitele con la verza e formate con le dita un cordoncino su ogni tortina. Trasferitele su una placca da forno ricoperta dalla carta e infornate per una mezzora a 190°C. Buon antipasto!

Piccole, ma non leggère...


Biscotti con gocce di cioccolato

Voglia di bicotti? Allora ecco due ricettine per fabbricare tanti bei bicottini, sgranocchio assicurato! Naturalmente per fare dei biscotti secchi semplici potete rifarvi alla ricetta della pastafrolla e tagliare i biscotti con le formine (ne dovrebbero venire circa 40 con quelle dosi). Quelli nella foto a lato sono frollini fatti così, semplici, ma ottimi nel té o nel caffé. 
Quelle che seguono invece sono ricette per fare dei biscotti più friabili.

Ingredienti
  • 400g di farina
  • 150g di zucchero
  • 150g di margarina
  • 100ml di latte vegetale
  • 1 bustina di lievito
  • 100g di gocce di cioccolato fondente
  • carta da forno
Preparazione
Lavorate bene lo zucchero con la margarina, poi aggiungete metà della farina e il latte. Quindi aggiungete le gocce di cioccolato fondente, amalgamatele al resto ed infine  versate la farina rimasta mischiata al lievito. Quando il composto sarà omogeneo, prelevatene piccole quantità e formate delle palline con le mani che poi schiaccerete tra i palmi. Disponete man mano tutti i biscotti su una placca da forno su cui avrete steso la carta, avendo cura di tenerli distanziati. Quindi portate il forno a 180° e infornate i biscotti per circa 20'. Buona merenda!


Biscotti al cacao

Ecco dei veg-biscotti al cacao! L'impasto è quello della pastafrolla con qualche ingrediente in più. Di facile e veloce realizzazione.

Ingredienti
  • 150g di farina
  • 150g di fecola
  • 150g di zucchero
  • 150g di margarina
  • 50g di cacao (io ho usato quello dolce)
  • 2 cucchiai di latte vegetale
  • 1/2 bustina di lievito
  • qualche cucchiaio di granella di nocciole (facoltativo)
  • una siringa per dolci
  • carta da forno
Preparazione
Lavorate la margarina con lo zucchero, quando sarà cremosa setacciatevi dentro la farina, la fecola e il lievito e amalgamate il tutto aiutandovi col latte. Aggiungete quindi il cacao e se volete la granella di nocciole. Alla fine dovreste ottenere un composto denso, ma non compatto, tale che si possa raccogliere a cucchiaiate e mettere nella siringa per dolci. Inserite un beccuccio largo nella siringa e rivestite la placca da forno con la carta. Quindi caricate la siringa col composto dei biscotti e formate i biscotti usando piccole dosi alla volta, cercando di dargli una forma graziosa, simile a quella delle meringhe. Tenete i biscotti ben separati l'uno dall'altro o quando lieviteranno si uniranno tutti tra loro. A questo punto mettete i biscotti in forno preriscaldato a 180° e lasciate cuocere per circa 20'. Buon sgranocchiamento! 

Vitamina B12

La vitamina più assillante per un vegetariano. Se ne sente parlare così tanto nei siti a tema che è diventata una FAQ... e probabilmente nessuno sentiva il bisogno che ne parlassi anch'io... Difatti nei miei post l'ho evitata come la peste fino ad oggi, però in un blog pro-vegan mi sembra giusto fare un cenno alla questione B12. Cercherò di essere sintetica.

Un vegetariano che si alimenti in modo vario ed equilibrato non dovrebbe avere bisogno di integrare niente nell'arco della propria vita. Invece un vegano anche se si alimenta nel modo più corretto possibile non può ottenere questa benedetta vitamina dai vegetali. Gli unici vegetali che la contengono sono le alghe, ma non sono una fonte affidabile.

Da qui nascono le obiezioni: se bisogna assumere un integratore, questo tipo di alimentazione non è naturale.

Come ho già detto in altri post, io non sostengo che l'uomo sia per natura vegetariano, perché credo che allo stato naturale sarebbe troppo preso dall'incombenza di sopravvivere per permettersi di fare lo schizzinoso col cibo, per cui in un ambiente naturale, secondo me, l'uomo mangerebbe qualsiasi cosa riuscirebbe a trovare (siano bacche, larve, angurie o mammut).

Detto ciò, torno a ribadire come anche prendere un'aspirina al primo accenno di mal di testa, assumere la pillola anticoncezionale per anni per poter copulare senza figliare, fare il parto cesareo, farsi impiantare un'anca di titanio o vivere grazie ad un pacemaker non siano cose naturali; ciononostante sono in pochi a rifiutarle.
Per non parlare della coerenza di chi, pur avendo il vizio del fumo o la tendenza ad alzare un po' troppo spesso il gomito, dimostra seria preoccupazione per la salute quando si parla di assumere un integratore di B12 (la nicotina e l'alcol non turbano allo stesso modo....).

Quindi le questioni sono due: quanti animali l'integratore di B12 mi permette di richiedere in meno sul mercato della carne? Naturale o meno che sia, un'alimentazione vegetariana stretta integrata con la B12 nuoce alla salute?

Per come la vedo io, se prendere una pastiglietta una volta alla settimana mi consente di vivere senza uccidere migliaia di animali nell'arco della mia vita, ne vale assolutamente la "pena".
Sapete quanti animali muoiono in media per una singola persona? Per approfondire l'argomento vi consiglio di visitare questo sito. Se invece siete subito curiosi di sapere quanti animali avete già mangiato e quanti potreste salvarne diventando vegan, cliccate qui.

Ma a chi la motivazione etica non bastasse e ne facesse una questione prevalentemente salutistica potrei dire che molti vegani sono salutisti e che molti salutisti sono vegani. Inoltre la vitamina B12 non è sintetizzata dagli animali erbivori, ma è prodotta da batteri presenti sul terreno. E gli integratori di B12 sono prodotti da quegli stessi batteri tenuti in ambiente sterile di laboratorio. Questi integratori non sono medicine. Inoltre è possibile evitare di assumere gli integratori consumando quotidianamente cibi addizionati (come ad esempio latti vegetali o cereali arricchiti).

Ma dato che io non sono un medico, vi rimando a questo sito per avere informazioni più scientifiche e approfondite sull'alimentazione vegetariana, ed in particolare per quanto riguarda la B12 e le implicazioni salutistiche ad essa collegata potete fare riferimento a questa sezione .

Per conoscere le marche di integratori di B12 invece vi rimando a questa pagina.

Zuppa di fave e rape

Oggi propongo due ricette a base di questo alimento povero, ma che sa essere molto buono! Inizio con una bella zuppa calda e gustosissima che in questa stagione ci sta proprio bene!

Ingredienti
  • 5-6 rape bianche
  • 200g di mezze fave sgusciate secche
  • 1 carota
  • 1 cipolla
  • 2 patate rosse
  • 2 spicchi d'aglio
  • basilico tritato (va bene anche quello surgelato)
  • 2 dadi
  • 1/2 bicchiere d'olio d'oliva toscano
  • 1/2 litro d'acqua
  • sale, pepe
  • 8 mezze fette di pane di tipo casereccio o toscano
  • margarina o olio per tostare il pane
  • pentola a pressione
  • frullatore a immersione
Preparazione
Sbucciate le rape e le patate e tagliatele a fette rotonde che a loro volta taglierete a metà. Poi fate un soffritto nella pentola a pressione con l'olio, l'aglio e la carota tritati. Intanto affettate la cipolla a fette sottili (io ho usato un affettaverdure) e aggiungetela al soffritto insieme al basilico tritato. Sciacquate le fave e aggiungetele nella pentola, fatele insaporire leggermente e aggiungete le rape e le patate. Coprite d'acqua e spezzettate dentro il dado, quindi chiudere la pentola e cuocere per circa 15' dal fischio. Intanto in una padella mettete a scaldare abbondante olio o margarina e fate tostare le fette di pane: quando saranno pronte spolveratele con un pizzico di sale e pepe. A fine cottura frullate una parte della zuppa col frullatore a immersione per renderla più cremosa, quindi servitela ben calda in dei piatti fondi in cui saranno state adagiate le fette di pane dorate e croccanti. E buon appetito!!

Rape in crema di pane

In questa ricetta le rape sono accompagnate dal pane in modo un po' diverso che nelle solite zuppe: invece che mettere le fette di pane in fondo al piatto per farlo poi inzuppare di brodo, lo frullo insieme in modo da creare una crema adatta per condire le rape e per mangiarla coi crostini.

Ingredienti
  • 600g di rape bianche
  • 1 cipolla
  • prezzemolo e/o basilico tritati
  • 1 pagnottina di pane bianco o integrale
  • 2 filoncini alle noci
  • 1 dado vegetale scarso
  • 2 bicchieri d'acqua (circa 400ml)
  • olio d'oliva
  • frullatore a immersione
Preparazione
Sbucciate le rape e tagliatele a fette. In una pentola fate soffriggere in abbondante olio la cipolla tagliata finemente, quindi aggiungete le rape, le erbe aromatiche, l'acqua, il dado e fate stufare per una mezzora circa. A fine cottura prelevate il brodo, spezzettateci dentro la pagnottina di pane e fatela ammollare. Nel frattempo tagliate i filoncini alle noci a fettine e fatele dorare in una padella dove avrete scaldato dell'olio d'oliva. Quando i crostini saranno pronti, frullate il pane ammollato nel brodo col frullatore a immersione, quindi versate la crema ottenuta in dei piatti fondi, per creare un letto dove adagiare le rape e il pane a fette. Se gradita, si può anche aggiungere una spolverata di pepe. Quindi buon appettito!


Bastoncini di tofu impanati

Come ottenere un'impanatura asciutta e croccante senza le uova? E' piuttosto semplice: basta fare prima una pastella con cui ricoprire gli alimenti e poi passarli nel pan grattato. Tutto qui. In questo caso ho utilizzato il tofu, ma vanno benissimo anche il seitan o le verdure, come carciofi, zucchine, melanzane, funghi etc.

Ingredienti
  • 250g di tofu
  • farina
  • pan grattato
  • olio per friggere
  • acqua
  • sale
Preparazione
In una ciotolina creare una pastella densa con la farina, l'acqua e una presa di sale. La densità della pastella deve essere tale da ricoprire gli alimenti che ci mettete dentro senza scivolare via. Tagliate a bastoncini il tofu, tuffatelo nella pastella e assicuratevi che ogni bastoncino venga completamente ricoperto, poi trasferitelo in un piatto piano dove avrete versato abbondante pan grattato. Rotolate bene tutti i bastoncini nel pan grattato e quando saranno pronti mettete abbondante olio a scaldare in una padella. Quando sarà caldo (tastate la temperatura con la punta di un cucchiaio di legno: se sfrigola bene quando lo immergete, l'olio è caldo), tuffatevi i bastoncini di tofu e fateli dorare. Quando saranno pronti toglieteli e poneteli in un piatto con della carta assorbente, infine spolverate con sale fino. Fate raffreddare appena e serviteli. Buon appetito!



Bastoncini di pesce? No, di tofu!


Seitan marinato

Una ricetta facilissima questa, in cui faccio una marinatura come quella che facevo per la carne, prima di diventare vegetariana, solo che adesso al suo posto uso il seitan. Per la marinatura del tofu invece è perfetta la salsa di soia (secondo me è l'unica cosa che riesce a insaporirlo davvero), un ottimo esempio lo potete trovare in questo post di Clod, a cui vi rimando. Ma torniamo al seitan:

Ingredienti
  • 500g di seitan
  • 1/2 bicchiere d'olio olio
  • 2 bicchieri abbondanti di vino bianco
  • 2 cucchiai di aceto bianco o di succo di limone
  • 2-3 spicchi d'aglio
  • 2 carote
  • 2 coste di sedano
  • peperoncino (meglio se fresco) oppure pepe nero in grani
  • 2 rametti di rosmarino
  • 3-4 foglie di alloro
  • altre erbe aromatiche a vostro gusto (salvia, timo, prezzemolo, menta etc.)
  • una presa di sale fino
Preparazione
Tagliate a fettine trasversali gli spicchi d'aglio e a pezzetti piccoli il sedano e le carote. Unitevi gli aromi, il peperoncino tagliato ad anelli oppure il pepe in grani e un pizzico di sale. In un recipiente di porcellana mettete metà di tutti questi ingredienti, adagiatevi sopra il seitan, ricopritelo con quel che rimane degli altri ingredienti e infine versatevi sopra l'olio, il vino e l'aceto. Lasciate riposare alcune ore rigirando di tanto in tanto il seitan, poi cucinate come desiderate (sulla griglia, in pentola o in padella). Buon appetito!

Budino al cacao

Oggi propongo due dessert al cucchiaio: un semplicissimo budino al cioccolato e la mia variante vegan del tiramisù. Cominciamo col budino...

Ingredienti
  • 500 ml di latte vegetale (io ho usato latte di riso)
  • 30g di fecola di patate o amido di mais
  • 30g di cacao dolce
  • frusta da cucina
Preparazione
In un pentolino versare il latte e sciogliervi la fecola e il cacao mescolando con la frusta. Mettere sul fuoco e portare a ebollizione mescolando. Far sobbollire da 2 a 5 minuti, continuando a mescolare, fin quando il latte non si addensa. Spegnere e versare in un unico stampo o in 4 stampini da budino oppure 4 bicchieri leggermente inumiditi. Mettere in frigo per qualche ora finché il budino non si solidifica. Quindi affondate i cucchiaini e buon dessert!


Tiramisù in bicchiere

Una ricetta alternativa al tiramisù tradizionale, sia perché questa è una versione vegan e anche perché è diverso il modo di presentarlo: anziché in vassoio, l'ho servito in monoporzioni nei bicchieri.

Ingredienti
  • 2 dischi di pan di Spagna (v. il post Ricette base)
  • crema pasticcera (ricetta come nel post Ricette base, ma senza il limone)
  • 6 tazzine di caffé
  • cacao in polvere (dolce o amaro a gusto... io ho messo quello dolce)
  • 4 bicchieri
Preparazione
Preparare due dischi di pan di Spagna (ne può bastare uno, ma è più pratico averne due): con un bicchiere ritagliate dei dischi (3-4 per bicchiere, a seconda di quanto sono alti). Mettete su una caffettiera da 6 tazze e preparate la crema pasticcera. Bagnate i dischetti di pan di Spagna bene nel caffé (non siate parsimoniosi o resteranno asciutti). Quindi alternate crema pasticcera e dischetti di pan di Spagna nei bicchieri, concludendo con la crema pasticcera. Spolverate la superficie col cacao in polvere. Io, dato che mi avanzava del pan di Spagna, l'ho tagliato a semicerchi e l'ho usato (asciutto) per decorare la superficie, come fosse un biscottino. Ponete in frigorifero un paio d'ore o fino al momento di servire. Buone cucchiaiate!


Tre piccoli mici

Ho scovato questo breve filmato che ho registrato col cellulare quest'estate... ho ripreso dalla finestra questi tre giovani micetti mentre giocavano tra loro e con un rametto in un angolo di giardino... la loro mamma è una randagia a cui do spesso da mangiare... mi piacerebbe adottarla, ma non credo si adatterebbe ad una vita d'appartamento e soprattutto la mia gatta non ne vuole sapere di avere concorrenza in casa, è molto gelosa!

Il video è piuttosto silenzioso perché ho ripreso i giovani felini cercando di non far rumore per non spaventarli e del resto anche il trio aveva il passo felpato... ora sono adulti e la madre li ha allontanati, chissà che fine avranno fatto... spero stiano bene!

(Durata: 1:31 minuti)

Torta di mele

Oggi posto tre ricette dolci a base di mele. Tutte vegane come al solito, neanche a dirlo! Comincio dalla classica torta di mele, che da fare senza uova secondo me non è facilissima: questa è la terza che faccio ed è la prima che mi soddisfa abbastanza, per cui ne pubblico la ricetta. Ma sono ancora in cerca di miglioramenti! Ad ogni modo è piaciuta anche a degli ospiti completamente onnivori! Insomma da provare e perfezionare!

Ingredienti
  • 300g di farina per dolci (quella già addizionata di amido)
  • 250g di zucchero
  • 100g di margarina
  • 1 bicchiere scarso di succo di mela denso
  • 1 bustina di lievito vanigliato
  • 3 mele
  • 1 limone
  • pan grattato e margarina per ungere la teglia
  • qualche cucchiaio di zucchero da spolverare
  •  un pizzico di sale
Preparazione
Unire lo zucchero alla margarina e amalgamarli con un cucchiaio di legno. Aggiungere poi la scorza del limone grattuggiata, la farina, il lievito, un pizzico di sale e amalgamare il tutto con il succo di mela e il succo di mezzo limone. Sbucciare una mela e grattuggiarla dentro l'impasto: questo renderà molto più gustosa la torta, ma anche molto più umido l'impasto. Quindi se vi piacciono gli impasti asciutti non mettetela, oppure mettetene solo metà e riducete il succo di mela. A questo punto ungete una teglia alta e rotonda con la margarina e spolverateci dentro il pan grattato, fate aderire bene e scuotete via l'eccesso. Versatevi dentro l'impasto, quindi sbucciate le altre due mele, tagliatele a fette il più possibile uguali e con queste decorate la superficie della torta, infine spolveratevi sopra lo zucchero. Infornate quindi a forno già caldo a 180° e cuocete almeno per un'ora (per far cuocere bene un impasto così umido senza uova secondo me è consigliabile fare un'ora a 180° e aggiungere fino ad un'altra mezzora a 150°). Questo sotto è il risultato!


Crostata di mele

Ricetta molto semplice e molto buona!

Ingredienti
  • pasta frolla ( v. il mio post Ricette base)
  • preparato per crema pasticcera (io ho usato quello della Cameo che non contiene latte e uova: ne ho utilizzate 2 buste)
  • 500 ml di latte di riso
  • 3 mele
  • fruste elettriche
  • carta da forno
Impastate rapidamente una pasta frolla e mettetela in frigo a riposare un'ora. Dieci minuti prima sciogliete le buste del preparato per crema pasticcera nel latte di riso e sbattete il tutto un paio di minuti con le fruste elettriche, come dicono le istruzioni. Togliete la pasta frolla dal frigo e spianatela su della carta forno col mattarello dandogli una forma rotonda più grande della vostra teglia e conservando una pallina di pasta per le decorazioni della superficie. Trasferite la pasta in una teglia solo leggermente unta (la pasta frolla è già grassa) oppure trasferitela con tanto di carta da forno. Fate aderire bene la pasta alla teglia e riempitela con la crema pasticcera. Ora sbucciate le mele e tagliatele a fette sottili (per favorirne la cottura) e sprofondatele di taglio nella crema pasticcera. Ora ricavate delle strisce dalla pasta avanzata e con queste decorate la superficie. Chiudete quindi il bordo della torta e pinzatelo con le dita. Infornate a forno già caldo (180-200°) e cuocete per 40'. Le mele resteranno un po' croccanti, ma proprio per questo si sposano bene con la crema pasticcera. Se mangiata fredda questa torta secondo me da il meglio di sé! Buon dessert!


Strudel di mele

Lo strudel di mele che presento qui ha una particolarità: invece di mettere nel ripieno le mele crude tagliate a pezzettini come nella ricetta tradizionale, prima preparo una confettura di mele e con questa e gli altri ingredienti farcisco la sfoglia: secondo me così il dolce resta molto più compatto e goloso! Infatti è stato un successone! Gli ingredienti che fornisco qui sono sufficienti per fare due strudel.

Ingredienti
  • 2 rotoli di pasta sfoglia
  • 1 kg di mele al netto degli scarti (circa 6 mele medie)
  • 500g di zucchero
  • 1 busta di Fruttapec 2:1
  • 100g di uva passa
  • 50g di pinoli
  • 30g di mandorle a scaglie
  • cannella in polvere (se gradita)
Preparazione
Per prima cosa preparo la marmellata col Fruttapec seguendo le istruzioni: sbuccio e grattuggio le mele in una pentola capiente, a parte unisco lo zucchero e il fruttapec e poi lo verso sulla frutta, porto a ebollizione e poi faccio bollire mescolando per almeno 3 minuti. Spengo e mescolo ancora un minuto. Quindi aggiungo alla confettura l'uvetta, i pinoli e le mandorle. A me il gusto della cannella non piace per cui non l'ho messa. A questo punto srotolate la pasta sfoglia: potete anche usare una sola confezione e conservare metà del composto come una normale confettura (chiudendolo in un contenitore di vetro sterilizzato), così da tenerlo come ripieno già pronto per la prossima occorrenza. Farcite ciascun rotolo di pasta con metà del composto, quindi arrotolate e fate dei tagli sulla superficie (come in foto). Infornate a forno già caldo a 180° per una mezzora. Prima di tagliare lo strudel a fette e servirlo fatelo raffreddare un pochino, perchè tiepido si gusta meglio. Buon appetito!

Ricette base

Ecco alcune ricette base utili nella realizzazione di ricette più complesse. Tutte rigorosamente vegan come sempre!

PASTA FROLLA
  • 150g di farina
  • 150g di fecola
  • 150g di margarina ammorbidita a temperatura ambiente
  • 150g di zucchero
  • scorza grattuggiata di mezzo limone
  • carta stagnola
Preparazione: in una ciotola capiente lavorare lo zucchero con la margarina utilizzando un cucchiaio di legno. Aggiungere la scorza di limone. Aggiungere la farina e la fecola poi  passare ad impastare rapidamente con le mani formando una palla di pasta omogenea e compatta. Avvolgerla nella stagnola e lasciarla riposare per un'ora in frigorifero. Dopodiché stendere la pasta col mattarello dandogli la forma desiderata (per crostate, biscotti...), quindi infornare a 200°C per 40'.

PASTA BRISEE
  • 300g di farina
  • 200g di margarina
  • sale, acqua
Preparazione: aggiungere alla farina una presa di sale e impastarla alla margarina, aiutandosi con quel tanto di acqua necessaria (circa 50 ml) per ottenere una pasta consistente ed elastica. Lasciare riposare la brisée mentre si prepara la ricetta in cui è utilizzata e poi stenderla col mattarello per darle la forma e dimensione desiderata.

PAN DI SPAGNA (dose per 1 disco)
  • 100g di farina
  • 50g di amido di frumento
  • 50g di zucchero
  • 50g di margarina
  • 1/2 bicchiere di latte vegetale
  • 1/2 busta di lievito
  • 1 punta di bicarbonato
  • 1 cucchiaio di aceto di mele
Preparazione: lavorare la margarina con lo zucchero, aggiungere poi la farina e l'amido aiutandosi con il latte. Aggiungere poi il lievito, il bicarbonato e l'aceto mescolando bene gli ingredienti per ottenere un composto omogeneo. Ungere una teglia oppure utillizzare della carta da forno sul fondo e versarvi l'impasto. Infornare a 150° per una mezzora circa.

CREMA PASTICCERA
  • 500ml di latte vegetale
  • 100g di zucchero
  • 50g di margarina
  • 30g di farina
  • 20g di fecola (sostituibili con altrettanta farina)
  • scorza di un limone
Preparazione: sciogliere la farina, la fecola e lo zucchero nel latte. Mettere sul fuoco una pentola in cui far sciogliere la margarina e poi versare il latte e aggiungere la scorza del limone. Portare a ebollizione mescolando e lasciare sobbollire qualche minuto a fuoco basso fino alla consistenza desiderata.

BESCIAMELLA
  • 500ml di latte di soia
  • 50g di farina
  • 50g di margarina
  • sale
  • pepe bianco o noce moscata
Preparazione: sciogliere la farina nel latte. Porre una pentola sul fuoco e far sciogliere la margarina. Versare il latte, quindi salare e pepare. Portare a ebollizione mescolando e lasciar sobbollire fino alla consistenza desiderata.

Polenta al sugo di seitan e funghi porcini

Un piatto un po' montanaro, che unisce un alimento povero come la polenta, ma arricchito dai funghi porcini , ad un classico alimento vegetariano, ovvero il seitan: la terza ed ultima ricetta della giornata che propongo con questo gustoso alimento.

Ingredienti
  • 250g seitan
  • 50g porcini secchi
  • 400g di passata di pomodoro
  • 2 spicchi d'aglio
  • 1/2 dado
  • olio d'oliva
  • 250g di polenta istantanea
  • sale
  • acqua
Preparazione
Ammollare i funghi per una ventina di minuti. Tritare l'aglio e lasciarlo soffriggere nell'olio, poi aggiungere i porcini scolati e il seitan tagliato a pezzetti. Aggiungere la passata di pomodoro, il dado e lasciar cuocere una mezzora. Aggiungere un po' d'acqua se il sugo si restringe troppo. Quando sarà pronto il seitan coi funghi, a parte preparare la polenta: far bollire un litro d'acqua, salare con un cucchiaio raso di sale, togliere dal fuoco e versarvi la farina. Mescolare e rimettere sul fuoco riportando a ebollizione mescolando. Spianare quindi la polenta e condirla con il sugo di seitan e funghi oppure servirla semplicemente assieme. Buon appetito!



Sugo di seitan e porcini


Spezzatino di seitan con piselli e patate

Una variante vegana del classico spezzatino di carne che utilizza il seitan.. provatela, è davvero buona!

Ingredienti
  • 250g di seitan
  • 200g di piselli surgelati
  • 3 patate medie
  • 1 cipolla
  • 1 dado
  • 2 cucchiaini di fecola
  • olio d'oliva
  • 1/2 bicchiere di vino bianco (facoltativo)
Preparazione
Tritate la cipolla e mettetela a soffriggere con l'olio, poi unitevi il seitan e le patate tagliati a pezzettoni, i piselli ed eventualmente sfumate con il vino bianco. Aggiungete 2 bicchieri scarsi d'acqua e 3/4 di dado e addensate con 2 cucchiaini di fecola. Coprite e fate cuocere finché anche le patate non risulteranno morbide (circa 40'). Portate subito in tavola e buon appetito!


Seitan panna e funghi

Una ricetta facile e squisita con questo alimento che ormai si riesce anche a trovare nei comuni supermercati.

Ingredienti
  • 250g di seitan
  • 350g di funghi misti surgelati
  • 200 ml di panna di soia
  • 2 spicchi d'aglio
  • 1/2 dado vegetale o sale
  • olio
  • pepe o noce moscata
  • prezzemolo (facoltativo)


Preparazione

Tagliare il seitan a grandi pezzi irregolari.
In un tegame far soffriggere gli spicchi d'aglio in un po' d'olio. Quando si saranno imbionditi aggiungere il seitan e far insaporire un po' prima di levare gli spicchi d'aglio. Aggiungere i funghi e condire il tutto con il pepe o la noce moscata, il sale o il dado, il prezzemolo (se gradito) e la panna di soia. Coprire e far cuocere, controllando che i funghi non rilascino troppa acqua (in tal caso scoperchiare e far asciugare). Cuocere fino a cottura dei funghi (circa 25 minuti). Servire caldo e buon appetito!

Problemi di connessione 2

I problemi di connessione non si sono ancora risolti, ma mi sono armata di una internet key......

Dopo quasi un mese di silenzio torno a scrivere un post... non che abbia un grande pubblico che senza i miei post non vive, ma ho diverse cosucce da pubblicare.. :-p

Pian piano cercherò di rimettere in sesto questo spazio web che giace abbandonato da un sacco di tempo!

Al prossimo post!

Problemi di connessione

Causa problemi relativi al cambio di gestore telefonico è probabile che per un po' non riesca a pubblicare nuovi post. Spero di poter tornare a postare al più presto perché ho tante nuove ricette da pubblicare!

Nel frattempo un saluto a chiunque passi da queste parti!

BUON HALLOWEEN!!

Auguro a tutti un felice Halloween!! 
 

 Buoni festeggiamenti!


Come avviare una stufa a legna - for dummies

Le stufe a legno, si sa, sono un mezzo di riscaldamento economico ed ecologico. Ma di certo non sono comode come un termosifone, né pratiche come una stufa a pellets...
Se per la prima volta vi dovesse capitare di dover accendere una stufa a legna e soprattutto se vi capitasse di doverlo fare in condizioni non proprio ottimali (ad es. senza legnetti piccoli per l'accensione, con pezzi medi molto umidi e senza un soffietto...) proverò a darvi qualche consiglio dal basso della mia esperienza di piccola fuochista... (o angelo del focolare fate un po' voi...). Eccone un piccolo elenco:
  • se disponete solo di pezzi medi e grandi, per giunta molto umidi, andate a cercare qualche alcolico ad alta gradazione nella dispensa e cominciate a trincare per tentare di scaldarvi... no sto scherzando, piuttosto imbibite il legno con quello che siete riusciti a trovare di fortemente alcolico, perché sarà molto difficile avviare il fuoco in queste condizioni senza un piccolo aiuto extra. Se invece avete dei legnetti piccoli non troppo umidi, passate direttamente al prossimo punto.
  • Disponete i legnetti di piccole dimensioni senza ammassarli, in modo da lasciar penetrare l'aria, e mettete in mezzo ai legnetti e attorno ad essi delle striscioline di carta (ad es. quelle di un vecchio quotidiano).
  • Con un accendino o un fiammifero infiammate la carta e, se l'avviamento risulta difficoltoso, tenete aperti tutti gli sportelli della stufa, togliete anche i cerchi nella parte superiore.
  • Se non volete soffocare, forse vi converrà aprire le finestre.
  • Per aiutare la combustione dovete liberare il fuoco dal fumo che soffoca le fiamme (e se la legna è umida se ne crea molto), quindi armatevi di un quotidiano non troppo spesso (se lo è, toglieteci le pagine di politica interna e non lo sarà più) e tenendolo piegato a metà, sventolatelo lentamente e con regolarità facendo movimenti ascendenti sopra l'apertura della stufa (dove avete tolto i cerchi). Così spazzerete via il fumo e nutrirete di ossigeno le fiamme che si ringalluzziranno.
  • Quando il fuoco avrà iniziato a carburare, provvedete a fornirgli altri pezzi di legno via via più grossi, collocandoli a castello per far passare l'aria tra di essi.
  • Quando avrete finalmente un bel fuocherello vivo potrete cominciare a richiudere alcune delle aperture della stufa che sta ormai affumicando la casa, per infine chiudere tutto e lasciare la canna fumaria a fare il suo dovere.
  • Inserite un ceppo grande che terrà il fuoco impegnato per un po' e lasciatene altri accanto alla stufa in modo che si asciughino nel caso siano umidi.
  • Ora pensate alla vostra povera casa: armatevi di un asciugamano e tenendolo da un angolo cominciate a fare gli sbandieratori, roteando con ampi gesti il panno per condurre il fumo alle uscite.
  • Chiudete porte e finestre e godetevi il calduccio.

Prima settimana!

E' trascorsa la mia prima settimana di apertura al pubblico di questo blog! Che ansia! ^^

In realtà erano già quasi due mesi che ci lavoravo in sordina, ma volevo che ci fossero un po' di contenuti prima di renderlo pubblico!

Ho già ricevuto le prime visite, ma chissà che idea si sono fatti di questo blog i primi visitatori... :-O
Ribadisco: che ansia!! ^^

In questa settimana ho scoperto anche un sacco di gadget utili di Blogger, ad esempio ho notato solo oggi lo strumento Lettori fissi con cui i visitatori possono eventualmente decidere di seguire il blog....... ho notato la sua importanza visitando altri blog... e in questi giorni ne ho visitati parecchi!! ^^

 

Bene, non mi resta che augurare a chiunque passi di qui un buon weekend!! :-)


Il gatto: informazioni in pillole

Alimentazione
  • Le ciotole in ceramica o metallo sono preferibili a quelle in plastica in quanto non trattengono gli odori, specie quelli del detersivo con cui le si lava che possono dare fastidio al fine olfatto del gatto.
  • Per lo stesso motivo può essere preferibile dargli da bere dell'acqua in bottiglia, soprattutto se quella del rubinetto sa molto di cloro e il micio tende per questo a bere poco.
  • Il gatto tuttavia ama bere l'acqua corrente: se non potete permettervi il lusso una fontanella elettrica per gatti, accontentatelo di tanto in tanto facendolo bere direttamente dal rubinetto, mantenendo il getto leggero: la cosa lo soddisfa a tal punto da non fargli sentire nemmeno il cloro di cui sopra....
  • Può far bene somministrargli qualche pastiglia di lievito di birra alla settimana. Inoltre è probabile che gli piaccia pure...
  • Il gatto è goloso e curioso anche nel cibo; ama assaggiare cose nuove, ma è anche schizzinoso. Non prendetevela se non apprezza il cibo di alta qualità che gli avete amorevolmente comprato e preferisce mangiare di nascosto qualsiasi genere di avanzi del vostro piatto: si sa, a rubare c'è più gusto.
  • Attenzione alle allergie alimentari: se il micio si gratta e ha delle croste, provate a cambiargli la marca del cibo che mangia.
  • Non mettete frumento nella sua pappa se qualche volta gliela preparate in casa, perché il gatto non lo digerisce bene; come cereale va invece benissimo il riso.
  • Attenzione a non dargli da mangiare solo cibo cucinato in casa perché, anche se di miglior qualità, rischia di mancare di alcuni oligoelementi importanti per la sua salute che sono invece già addizionati nelle giuste dosi negli alimenti per gatti.
  • Scegliete formule adatte alle sue caratteristiche, come l'età, la sterilizzazione o il grado di attività.
  • Sono vietati i dolci e il cioccolato che può essere anche pericoloso, in quanto la teobromina non è metabolizzata dagli animali.
Sistemazione
  • I gatti amano stare al caldo: una cuccia vicino al termosifone sarà molto apprezzata.
  • I gatti sono curiosi: una cuscino sul davanzale vicino alla finestra e sopra al termosifone sarà ancora più apprezzato.
  • I gatti devono farsi le unghie: per risparmiare i vostri divani comprategli un graffiatoio. Non è comunque garantito che le poltrone si salvino. Provate a rendere attraente il graffiatoio con l'odore della valeriana (esistono dei graffiatoi economici in cartone al supermercato con quest'aroma e sono piuttosto graditi al micio).
  • Al gatto piace imboscarsi: una cuccia a igloo potrebbe incuriosirlo, anche se una cuccia con un grosso cuscino gli permetterà di svaccarsi. Altra cosa che gli piace.
  • Tenete la lettiera pulita (ne esistono addirittura di autopulenti!). Per evitare spargimenti di lettiera (ha delle zampette che sono dei piccoli caterpillar) e garantirgli la sua privacy (non guardatelo in quei momenti, potrebbe inibirlo...) esistono simpatiche toilette chiuse per gatti con uno sportelletto d'entrata.

Risotto alla zucca

Dato che la zucca è  di stagione e che Halloween si sta avvicinando, posto qualche ricetta che utilizza la polpa di questo ortaggio. Lo scorso weekend ho sperimentato diversi piatti, qui comincerò con la ricetta del risotto.

Ingredienti
  • 320g di riso per risotti (es. carnaroli)
  • 600g circa di polpa di zucca cruda
  • 1 cipolla  
  • olio
  • pepe
  • per il brodo vegetale: 1,5 litri d'acqua circa, sale grosso, 1 cipolla, 2 coste di sedano, 1carota; in alternativa 2 dadi o granulare.
Preparazione

Se decidete di fare il brodo in versione tradizionale per prima cosa pulite le verdure e mettetele a bollire in acqua e sale. Poi pulite la zucca: tagliatela a metà e scavate via i semi con un cucchiaio (non buttateli: potete piantarne alcuni o farli tostare in forno con un po' di sale in superficie!); tagliatela a fette come un melone e togliete la buccia ad ogni fetta con un coltello. Poiché a me nel riso non piace molto la zucca a cubetti, l'ho tritata grossolanamente col mixer, in modo che restassero alcuni pezzi più grandi e altri più piccoli (senza esagerare però: la zucca non deve risultare impalpabile!). Se avete scelto l'opzione più pratica per fare il brodo, a questo punto mettete a bollire l'acqua. Pulite e tritate la cipolla (questa sì molto finemente), mettetela in una casseruola con abbondante olio, fatela colorire e poi aggiungete la zucca. Mescolate, fate insaporire la zucca qualche minuto e infine aggiungetevi il riso, mescolate nuovamente e lasciate insaporire il tutto ancora 2-3 minuti. A questo punto versate un mestolo di brodo o di acqua dalla pentola che avrete ancora sul fuoco su un fornello vicino, fate assorbire e versate un altro mestolo di brodo o acqua (e in quest'ultimo caso aggiungete i dadi o il granulare al risotto). Continuate così aggiungendo altro liquido solo quando la quantità precedente sarà stata assorbita. Dopo 20-25 minuti il riso dovrebbe essere cotto, spegnete (non usando né burro né formaggio io non lo faccio mantecare, ma voi fate come preferite) e infine aggiungete una spolverata di pepe nero. Servite subito e buon appetito!

Torta salata di zucca

Potete fare una torta salata di zucca anche seguendo la precedente ricetta Torta salata di zucchine e riso utilizzando magari un avanzo del Risotto alla zucca, oppure provate quest'altra versione.

Ingredienti
  • 1 confezione di pasta brisée o di pasta sfoglia
  • 400g di polpa di zucca cruda
  • 200g di patate
  • 1/2 cipolla gialla
  • 2 spicchi d'aglio
  • 2 foglie di alloro e un rametto di rosmarino
  • olio d'oliva
  • sale, pepe
Preparazione

Sbucciate la zucca e le patate, poi tagliatele a cubetti piccoli tenendole separate. Fate rosolare l'aglio con un po' d'olio e l'alloro in una padella, quando si sarà un po' colorito aggiungete le patate, fate insaporire un pochino e poi togliete gli spicchi d'aglio. Salate, aggiungete un po' d'acqua, coprite con un coperchio e lasciate stufare. Passate ad occuparvi della zucca: tritate finemente la cipolla e fatela soffriggere in un'altra padella con dell'olio e il rametto di rosmarino legato con dello spago o del filo di cotone pulito per evitare che si disfi durante la cottura. Poi aggiungete la zucca, fate insaporire, salate e coprite con un coperchio. La zucca cuoce abbastanza in fretta, in 15 minuti probabilmente sarà pronta, mentre alle patate occorreranno almeno 25 minuti. Ad ogni modo quando entrambe saranno cotte (ma non sfatte perché devono andare ancora in forno) e asciutte (scoperchiate verso fine cottura se necessario), spegnete, togliete l'alloro e il rosmarino e versate le patate nella padella con la zucca, quindi pepate e mescolate. Srotolate la pasta e mettetela in una teglia da forno, bucherellatela (specie se usate la pasta brisée) e versatevi il ripieno di zucca e patate, facendo pressione con una forchetta per uniformare e compattare il tutto. Infornate a 180-200° per 20-30' a seconda della pasta scelta. Fatela intiepidire leggermente e servite!

Torta dolce di zucca

Questa ricetta l'ho improvvisata, non sapendo più cosa fare della zucca bollita avanzata ho provato a buttarla in un impasto per farci una torta e incredibilmente non è venuta male:  è davvero semplice, ha pochissimi ingredienti, ma a me è piaciuta parecchio!

Ingredienti
  • 300 ml di zucca bollita frullata (credo corrispondano indicativamente a 450g di polpa di zucca cruda)
  • 250g di farina
  • 200g di zucchero
  • 50g di margarina
  • 1 bustina di lievito
  • pan grattato e margarina per ungere la teglia
  • zucchero a velo (facoltativo)
Preparazione

In una ciotola mettete la margarina leggermente ammorbidita e amalgamatela con lo zucchero. Dopo di che, setacciate la farina a cui avrete aggiunto il lievito e mescolatela con lo zucchero e la margarina aiutandovi con la zucca frullata per amalgamare il tutto. Quando avrete ottenuto un composto omogeneo, accendete il forno e portatelo a 180°, infine ungete una teglia con dell'altra margarina e rivestitela col pan grattato, scuotendo via l'eccesso. Versate il composto, scuotete la teglia per livellarlo e infornate per circa un'ora (io ho fatto cuocere 40' a 180° e 20' a 200°). Sfornate, fate raffreddare un po', capovolgete la torta su un piatto e se volete spolveratela di zucchero a velo. Ottima se servita accompagnata da un té caldo aromatizzato alla pesca!


Sono riuscita a scattarle una foto subito dopo averla impiattata!


Spiedini di patate e zucca al coriandolo

Un'idea facile e carina da servire come stuzzichino o come contorno.

Ingredienti
  • qualche fetta di zucca
  • qualche patata
  • olio
  • coriandolo macinato
  • sale
  • carta da forno
  • spiedini di legno
Preparazione

Sbucciate la zucca e le patate, poi tagliatele a cubetti non troppo piccoli e mettete il tutto in una grossa ciotola: condite con sale, olio e abbondante coriandolo e poi mescolate bene. Accendete il forno a 180° e armatevi di pazienza per infilare, alternandoli, i cubotti di patate e i cubotti di zucca negli spiedini: essendo unti tenderanno a sgusciare, in alternativa potete prima fare gli spiedini e poi condire, però nella ciotola si riesce a condire tutti i cubotti in modo omogeneo. Un'altra alternativa consiste nel creare gli spiedini a fine cottura, quando i cubotti saranno morbidi, ma c'è un'inconveniente anche in questo caso perché bruceranno.. se non avete la pazienza o il tempo di fare gli spiedini (che però sono tanto graziosi!) potete anche servire i cubotti in una ciotolina con degli stuzzicadenti per pescarli. Qualunque strategia scegliate, rivestite la placca da forno con la carta apposita e mettetevi a cuocere i vostri cubotti. Quando saranno teneri, in genere dopo un'oretta circa, spegnete e servite ancora caldi con un bicchiere di vino bianco!

Quadratini di zucca in pastella

Questa ricetta e la prossima non sono propriamente leggere, perché la zucca viene fritta, però sono facili e abbastanza sfiziose. Parto dalla zucca in pastella che ha ingredienti semplicissimi.

Ingredienti
  • qualche fetta di zucca
  • farina
  • sale, acqua
  • olio per friggere

Preparazione

Tagliate le fette di zucca a quadratini di circa mezzo centimetro di spessore. In una ciotola mettete della farina, il sale e acqua quanto basta per creare un composto denso e omogeneo adatto ad avvolgere i quadratini di zucca (fate attenzione che non resti liquido e non scivoli via dal cibo che deve rivestire). In una padella mettete a scaldare abbondante olio e quando sarà ben caldo mettetevi a friggere i quadratini di zucca ricoperti di pastella. Fateli cuocere fin quando non saranno bruniti e, in un vassoio con carta assorbente, mettete quelli che saranno man mano pronti, sostituendoli con altri ancora da cuocere. Una volta esaurita la zucca, se vi avanza ancora della pastella volendo potete raccoglierla con un cucchiaio e versarla nella padella per friggere, anche da sola non è male. Se invece non vi piace buttatela e pensate a portare in tavola i vostri quadratini di zucca ancora caldi: saranno croccanti fuori e morbidi dentro. Buon antipasto!

Frittelle di zucca dolci e salate

Ancora una variante per preparare la zucca? Eccola qui, in doppia versione dolce e salata. Attenzione a non mangiarne troppe di queste frittelle perché sono davvero pesanti! Il quantitativo degli ingredienti qui sotto è approssimativo perché sono andata abbastanza ad occhio. Una metà degli ingredienti l'ho usata per preparare le frittelle salate, mentre l'altra metà per fare quelle dolci.

Ingredienti
  • 1000g circa di polpa di zucca cruda
  • 500g circa di farina
  • olio per friggere
  • sale (per le frittelle salate)
  • qualche cucchiaio di zucchero (per le frittelle dolci)
  • zucchero a velo (per le frittelle dolci)
  • siringa da cucina (non indispensabile, ma utile)
Preparazione

Pulite e sbucciate la zucca, tagliatela a pezzi e fatela bollire finché non sarà morbida. Scolatela e frullatela. Addizionate la farina fino a ottenere una pastella densa, dividete il composto in due ciotole: in una aggiungete qualche presa di sale, nell'altra qualche cucchiaio di zucchero (non ricordo quanti ne ho messi, credo almeno 5 pieni, ma regolatevi ad occhio). Mettete l'olio a scaldare in una padella e quando sarà ben caldo con un cucchiaio o con la siringa mettete un po' di composto a friggere, creando frittelle non troppo spesse per facilitare la cottura all'interno. Se usate una sola padella per friggere penso sia meglio cominciare dalle frittelle salate, se invece ne usate una per quelle salate e una per quelle dolci è ancora meglio. Man mano che saranno pronte (cioé quando si saranno brunite, ma attenzione a non bruciarle!) toglietele e mettetele in un vassoio con della carta assorbente, per sicurezza assaggiatene una per verificare che siano ben cotte anche dentro. Continuate fino a che non avrete finito tutte quelle di un tipo, poi passate all'altra versione. Quando avrete finito di friggere anche le frittelle dolci, queste ultime spolveratele di zucchero, meglio se a velo. Sono buone servite sia calde sia a temperatura ambiente. Da consumarsi con cautela!

Crema di zucca

Non ne potete più di zucca? Ebbene, nemmeno io: infatti questa è l'ultima ricetta della serie.

Ingredienti
  • 1kg di polpa di zucca circa
  • qualche spicchio d'aglio
  • qualche cucchiaio di panna di soia
  • olio d'oliva ligure o toscano
  • sale, pepe
  • qualche fetta di pane raffermo o in alternativa di pan carré (controllate che non contenga strutto)
  • frullatore a immersione

Preparazione

Sbucciate la zucca e tagliatela a cubetti. Mettete gli spicchi d'aglio a soffriggere con un po' d'olio in una padella, quando si saranno coloriti toglieteli e mettete la zucca a insaporire a fuoco medio-alto mescolando. Poi abbassate la fiamma, salate, coprite con un coperchio e lasciate cuocere mescolando di tanto in tanto, finché la zucca non risulterà morbida (in genere 15-20 minuti). Quando sarà cotta, spegnete e lasciate raffreddare un po' mentre tagliate il pane a fette e poi a dadini. Quindi travasate la zucca nel contenitore del frullatore a immersione e frullate il tutto, aggiungendo poi la panna di soia alla crema ottenuta, mescolando per amalgamare. Rimettete la crema sul fuoco (questo passaggio non è indispensabile, ma dato che è meglio evitare di usare il frullatore a immersione con alimenti troppo caldi, conviene far raffreddare un po' la zucca prima di frullarla e poi rimetterla sul fuoco, facendo così cuocere per qualche minuto anche la panna di soia). Intanto mettete un po' d'olio a scaldare in una padella, tagliate il pane a cubetti e versateli nella padella facendoli dorare oppure in alternativa tostate del pan carré (senza i bordi) e tagliatelo a quadratini. Servite la crema ben calda in delle ciotoline individuali, aggiungendo una spolverata di pepe, un giro d'olio a crudo e accompagnando con i crostini di pane. Buon appetito!

Torta salata di zucchine e riso

Un'altra ricetta di torta salata che non usa né uova né formaggio, e che potete fare anche con altre verdure, come la zucca, i carciofi o gli asparagi.

Ingredienti
  • 2 confezioni di pasta brisée (oppure fatela voi seguendo la nota al fondo)
  • 750g di zucchine
  • 150g di riso per ripieni
  • 1 cipolla piccola
  • 2 cucchiai di panna di soia
  • olio d'oliva
  • sale e pepe

Preparazione

Lavate le zucchine, tagliate le punte e tritatele grossolanamente con la mezzaluna o il mixer, quindi raccoglietele in una ciotola. Tritate la cipolla e mettetela in una padella a soffriggere con l'olio, intanto mettete sul fuoco l'acqua per bollire il riso. Quando la cipolla si sarà imbiondita versate le zucchine in padella, salate, pepate e fate insaporire un po', poi coprite con un coperchio. Non appena l'acqua bolle, salate e versatevi il riso. Ci vorrà circa un quarto d'ora, intanto controllate che le zucchine non abbiano rilasciato acqua (in tal caso scoperchiate e fate asciugare), poi scolate il riso e aggiungetelo alle zucchine, mescolate, spegnete e unite due cucchiai di panna, mescolando di nuovo il tutto. In alternativa potete anche cucinare il riso insieme alle zucchine in una casseruola, un po' come se fosse un risotto: in tal caso ci vorrà un po' più di tempo per la cottura e potrete omettere la panna perché il riso dovrebbe rimanere più ricco di acqua e di amido.
A questo punto portate il forno a 200°, srotolate una sfoglia di pasta brisée e foderate il fondo di una teglia. Successivamente versatevi il riso con le zucchine, distribuitelo in modo omogeneo e srotolate il secondo rotolo di pasta: con questo coprite la torta e poi create il cordone unendo e arrotolando i bordi delle due sfoglie. Infornate per circa una mezzora o comunque fin quando la pasta non sarà colorita e croccante.

Nota. Per fare una base di pasta brisée occorrono 300g di farina con un pizzico di sale da impastare con 200g di margarina e un po' d'acqua fino ad ottenere un composto consistente ed elastico. Lasciar riposare la pasta mentre si prepara il ripieno e poi stenderla col mattarello. Per questa torta salata usate il doppio degli ingredienti per formare due strati di pasta.

Il gatto: il carattere

Da dove posso cominciare a parlare di queste piccole belve, dall'animo fiero, il carattere testardo e lo spirito curioso?
Magari dalle loro peculiarità: cosa differenzia un gatto dagli altri animali domestici?

Sicuramente la sfacciataggine: anche se beccato in flagranza di reato assumerà una faccia indifferente al fatto e vi guarderà con impeccabile non chalance, accennando appena uno sguardo per far capire che la situazione è sotto controllo e non c'è niente per cui agitarsi. E' vero quella tenda non è più appesa alla finestra, un brandello di divano penzola in modo insolito, il cassetto della biancheria ha riversato tutti i collant stranamente un po' smagliati, ma state pur certi che lui con il suo sguardo di sufficienza sosterrà: io non c'entro niente.

Alle spalle di situazioni del genere c'è inesorabilmente un enorme dose di curiosità: ogni anfratto della casa per lui sembrerà celare affascinanti misteri. Poco importa se, secondo voi, scavando sulle piastrelle non si formerà un tunnel che lo collegherà con la Nuova Zelanda o se grattando il fondo dell'armadio non troverà l'accesso ad una qualche dimensione parallela: quel che importa è che lui ne è convinto. Se poi credete che dentro un cassetto non ci siano mondi meravigliosi tutti da scoprire o che dentro quella piccola scatola non ci possa fisicamente stare, il piccolo Houdini vi dimostrerà il contrario. E non pensate di sbarrargli l'accesso con mezzucci meschini come porte a soffietto o ante d'armadio chiuse: saprà benissimo trovare il modo di scassinarli.

Sì, perchè ancora più dell'intelligenza, ciò che caratterizza il piccolo felino è la sua inaudita cocciutaggine. Se vuol fare una cosa non pensate minimamente di fargli cambiare idea sgridandolo. Certo lì per lì vidarà l'illusione di aver capito per mettervi buoni, ma appena girerete l'angolo, imperterrito ricomincerà a fare esattamente quello che stava facendo. Se poi vuole ottenere una cosa state pur certi che ci proverà e riproverà, non è un tipo che si arrende. Almeno non fin quando non si sarà dimenticato di cosa voleva fare.

Già perchè i gatti hanno la memoria corta, cosicché sarà impossibile fargli collegare una sua malefatta col vostro stato di irritazione, anche solo pochi minuti dopo che l'ha combinata grossa. Non che gliene sarebbe importato qualcosa, in ogni caso. Ma c'è da dire che la sua corta memoria è abbastanza lunga da ricordarsi un vostro sgarbo, reale o ritenuto tale, e non ve le manderà a dire...

Torta salata con patate e porri

Un'idea davvero golosa per una torta salata che non fa uso né di uova né di formaggio, completamente vegan.

Ingredienti
  • 1 confezione di pasta sfoglia rotonda (fate attenzione che sia 100% vegetale, ma dovrebbe esserlo)
  • 6 etti di patate (meglio se metà rosse e metà gialle)
  • 4 porri
  • 150 ml di panna di soia
  • sale, pepe, olio d'oliva.

Preparazione

Lessate le patate oppure cuocetele al microonde. Intanto pulite i porri, privateli delle sommità più legnose e tagliateli ad anelli di circa mezzo centimetro. Fate scaldare un po' d'olio in una padella, versatevi i porri e fate insaporire. Abbassate la fiamma, coprite con un coperchio e fate cuocere circa 20' girando di tanto in tanto. Quando le patate saranno cotte, sbucciatele e schiacciatele con una forchetta, aggiungendovi la panna di soia. Scoperchiate i porri e se ce ne fosse bisogno fateli asciugare. Uniteli alle patate e amalgamate il tutto, regolando di sale e dando una spolverata di pepe se gradito. Portate il forno a 180-200° e lasciatelo scaldare. Srotolate la pasta sfoglia e adagiatela in una teglia con la sua carta da forno. Versatevi il composto di porri e patate, decoratelo con un forchetta e pinzate il bordo con le dita. Infornate e fate cuocere 30'. Buon appetito!!

Nota. Se volete decorare la superficie della torta con delle strisce di pasta sfoglia per dare l'aspetto di una crostata, utilizzate un secondo rotolo per ritagliarle e con la pasta sfoglia avanzata create dei salatini alle olive: vi serviranno delle olive verdi giganti denocciolate e delle strisce di pasta. Avvolgete ciascuna oliva con una striscia sottile di sfoglia, mettetele su una teglia con carta da forno sulla base e fate cuocere i vostri salatini per 20' circa. Semplici, ma gustosissimi!

Padellata di verdure con germogli e alghe

Questo piatto dai sapori vagamente asiatici offre un altro modo per consumare le mie amiche alghe....
Servirà di tutto un po', io vi propongo questo mix di verdure, ma potete variare come vi piace o secondo quello che avete in frigo.

Ingredienti
  • un paio di carote
  • 1/2 peperone giallo
  • 1/2 finocchio
  • 2-3 pomodori perini
  • 4 cavolini di Bruxelles
  • 1 zucchina
  • 1 costa di sedano
  • qualche fagiolino piattone
  • qualche foglia di insalata rossa
  • qualche fiore di broccolo
  • 100g di germogli di soia
  • 8 cm di alga (io ho usato la mia fida kombu)
  • 1 dado vegetale o equivalente granulare
  • olio d'oliva delicato

Preparazione

Mettete a bagno l'alga spezzattata grossolanamente. Intanto iniziate a  lavare o a sbucciare tutte le verdure (avendo l'accortezza di togliere i semi ai pomodori). Appena l'alga sarà rinvenuta mettetela a bollire per 10'. Tagliate a tocchetti le verdure e mettetele in una padella capiente. Credo che il vok in questo caso sarebbe l'ideale, ma non avendolo ho usato una semplice padella. Passati i 10' scolate l'alga e tagliatela più finemente man mano che la unite alle verdure. Fate un generoso giro d'olio e aggiungete il dado o il granulare. Mettete sul fuoco, inizialmente alto per far scaldare l'olio, mescolate un po' per far insaporire, poi abbassate la fiamma e coprite con un coperchio senza aggiungere acqua. Lasciate cuocere per una mezzora circa, girando di tanto in tanto. Poi scoperchiate e assaggiate: le verdure devono essere cotte, ma restare un po' croccanti. Quando vi sembrano a posto togliete il coperchio e alzate la fiamma per farle asciugare.

Potete unire alle verdure del tofu a cubetti precedentemente passato in un padellino con sale, olio e una bustina di zafferano. Oppure se vi avanzano il giorno dopo potete usarle per condire degli spaghetti di soia o del riso.

Eccezionalmente stavolta ho anche uno straccio di foto...


Una fase della preparazione


Plum cake con gocce di cioccolato

Un dolce semplice per la colazione o la merenda 100% vegan.

Ingredienti
  • 300g di farina (di cui 15-30g sostituibili con fecola)
  • 250g di zucchero
  • 75g di olio di mais (o di margarina vegetale)
  • 300 ml di latte vegetale (il migliore è quello d'avena)
  • 1 bustina di lievito
  • 50g circa di gocce di cioccolato fondente
  • margarina per ungere e pan grattato

Preparazione

Mettere in una ciotola capiente la farina, lo zucchero e il lievito. Aggiungere l'olio e il latte mescolando energicamente (io uso una forchetta in questo caso, con la margarina invece aggiungo pian piano lo zucchero e mescolo con un cucchiaio di legno, poi verso la farina con il lievito e il latte). Quando il composto risulta omogeneo versatevi le gocce di cioccolato e mescolate. Accendete il forno e portate a 180°, intanto prendete uno stampo per plum cake e usate un po' di margarina per ungere, poi ricoprite di pan grattato e fate ricadere l'eccesso (potete anche usare l'olio, ma in questo caso usate la farina per rivestire la teglia). Versate il composto nello stampo e infornate a forno caldo per circa un'ora (verificate la cottura con uno stuzzicadenti). Sfornate, lasciate raffreddare un pochino e servitelo col té del pomeriggio o col caffé del mattino successivo.

Punto di ritrovo vegetariano

Come siete diventati vegetariani? Questo post è rivolto agli eventuali lettori vegetariani e vegan che mi leggeranno. Raccontatemi la vostra esperienza!

Io ad esempio ricordo che la prima volta che mi è balenata quest'idea è stato quando qualche anno fa mia madre aveva comprato del pesce fresco e mi aveva chiesto di pulirlo. Non avendolo mai fatto le chiesi di spiegarmi cosa dovevo fare, al che ricevetti istruzioni su come togliere le interiora, le squame etc.. Quando però vidi e toccai quell'animale ancora integro invece del consueto trancio o filetto già pronto, prima di procedere iniziai ad osservarlo... la forma del corpo, delle branchie, delle pinne, la dentatura.. gli occhi..
Iniziai a immaginare come si dovesse muovere in mare, di cosa si nutrisse.. e la risposta non tardò ad arrivare, infatti nella sua pancia trovai dei piccoli molluschi e delle piccole conchiglie..
Insomma, benchè i pesci non siano gli animali più espressivi tra i vertebrati e i loro occhi siano piuttosto vitrei, il fatto di vederlo morto davanti a me, ancora intero, mi rattristò e così cominciai a collegare quello che mangiavo con la sua origine,  i prodotti finiti con gli animali da cui essi derivano: ovvero iniziai a capire che la carne (che fosse di pesce, di pollo o di manzo) era molto di più di un semplice ingrediente per realizzare delle ricette in cucina.

Zuppa di legumi misti e alga kombu

Non mi piacciono le alghe, sono viscide e hanno un odoraccio melmoso, inoltre sono pure care e si trovano solo nei negozi biologici... tuttavia sono ricche di oligoelementi, per cui fa bene inserirle nella dieta qualche volta, se si ha l'occasione. L'importante è non sentirle...

Ingredienti
  • 200g di legumi misti e orzo (precedentemente ammollati per una notte)
  • 1 cipolla bianca
  • 2 carote
  • 6 cm di alga kombu essiccata
  • 1 dado vegetale e 1/2
  • olio toscano
  • fida pentola a pressione

Preparazione

Tagliate l'alga a pezzetti (io mi trovo meglio a tagliarla da secca che non da cotta, ma vedete un po' voi) e poi mettetela a bagno. Intanto sbucciate la cipolla e le carote. Tritate la cipolla finemente, mentre la carota tritatela un po' più grossolanamente. Appena vedete che l'alga è rinvenuta ed è ritornata al suo stato viscido, gettate il tutto in un pentolino e fate bollire 10 min. Mentre la cucina si riempirà delle sue esalazioni mefitiche, contrastatela facendo rosolare il vostro trito in generoso olio. Scolate la viscida e tenetela da parte (e con da parte non intendo il bidone dell'organico). Sciacquate il mix di legumi e cereali e tuffatelo nel soffritto, mescolate e poi unitevi - ahimé - i pezzetti d'alga. Fate insaporire il tutto (l'alga in particolare ne ha bisogno) e poi aggiungete 3-4 bicchieri d'acqua e i dadi sbriciolati. Chiudete, lasciate cuocere 40' min dal fischio e pregate. Lasciate raffreddare un pochino prima di servire e nel frattempo, se volete, potete preparare dei crostini di pane. Alla fine dovreste accorgervi che incredibilmente l'alga non ha rovinato il piatto e che anzi addirittura si sposa molto bene con la cremosità della zuppa e il suo verde scuro contrasta piacevolmente con i colori caldi delle carote e dei legumi. Quindi anche stavolta posso augurarvi: buon appetito!

Ceci o fagioli di soia stufati con porri

Un piatto ideale anche per l'estate, in quanto è molto più buono se consumato a temperatura ambiente o leggermente tiepido. Ma veniamo al sodo!

Ingredienti
  • 150g di ceci o soia gialla secchi (precedentemente ammollati per una notte)
  • 2-3 porri
  • 1 dado e 1/2 per brodo vegetale o granulare
  • olio di oliva toscano
  • zenzero in polvere (facoltativo)
  • patate (facoltativo)
  • pentola a pressione

Preparazione

Mondate i porri, privateli delle estremità più verdi e legnose, poi tagliateli ad anelli di circa mezzo centimetro ciascuno e metteteli nella pentola a pressione a soffriggere con l'olio. Se volete aggiungervi delle patate, iniziate a sbucciarle. Poi sciacquate i ceci/fagioli di soia e uniteli al soffritto. Fate insaporire e se volete aggiungete le patate a pezzettoni. Sbriciolate i dadi (1 e 1/2 oppure, se avete messo anche qualche patata, fate 2) e se gradito spolverate un po' di zenzero. Infine aggiungete un paio di bicchieri d'acqua (a fine cottura deve rimanere un po' di sughetto, ma non risultare brodoso) e chiudete la pentola. Per i ceci occorrono 50-60' min dal fischio, per la soia 25-30' dovrebbero bastare. Lasciate raffreddare e consumate il piatto leggermente tiepido o a temperatura ambiente (in particolare la soia che è più buona fredda). Buon appetito!
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...