Castagne etiche

Probabilmente sarò l'unica scema che si sarà posta il problema [dato che è una domanda retorica, sarei contenta se vi esimeste dal confermarmelo :-) ], ma capita che nelle castagne raccolte nei boschi ci siano degli "ospiti", ovvero i famosi vermetti bianchi - o per meglio dire bruchini - e mettendo indiscriminatamente tutte le castagne sul fuoco si rischia di fargli fare una bruttissima fine...
Io cerco di evitarlo prima scartando quelle che presentano un buchino - segno inequivocabile che la castagna è abitata - e poi sbucciando le rimanenti una per una, togliendo la buccia esterna e mantenendo solo la buccia più sottile interna. Infine le metto in una padella normale, cioè non quella bucata per le caldarroste, per circa 15'.
La fatica è ripagata - oltre che ovviamente dal risparmiare tanti inquilini sfortunati e ignari - anche dal fatto che le bucce ricavate si possono far bollire in una pentola d'acqua ed ottenere un decotto utile per lucidare i capelli nel risciacquo finale (almeno per i capelli scuri va sicuramente bene!).
Se avete altri suggerimenti in proposito dite pure!


Benefici delle pietre colorate

Ieri ho fatto un giro da Viridea per tornare a prendere un libro sulla telepatia che mi aveva incuriosita qualche giorno prima (che volete, ho sempre invidiato Jean Grey), ma l'unico contatto telepatico che devo avere avuto deve essere stato con una delle tante pietre  in vendita nello stesso reparto (quello più "New Age"), nel senso che il sasso mi deve avere ipnotizzata in modo che lo prendessi e lo portassi alla cassa senza battere ciglio, cosa inspiegabile dato il mio scarso interesse per i minerali e la mia ancora più scarsa conoscenza che fa sì che potrei benissimo aver acquistato un pezzo di vetro colorato senza saperlo.

Ad ogni modo tra tutte le pietre colorate (e ce n'erano tante e di diverse dimensioni) e tra tutte le pietre dello stesso colore e dello stesso tipo mi piaceva proprio il sasso della foto qui a lato. In particolare mi fa piacere e mi rilassa stringerlo nella mano sinistra.

Il mistero della pietra azzurra potrebbe essere in realtà essere semplicemente spiegato in riferimento ai miei comportamenti psicotici per cui anche quando devo scegliere una bustina del tè tra 25 perfettamente identiche all'interno della confezione ci impiego alcuni minuti facendo scorrere l'indice sui bordi delle bustine fino a quando non sento qual è quella "giusta" un po' come se stessi consultando il Libro delle Risposte o i Tarocchi (lo so devo andare in cura...). Però l'ultima cosa che avevo intenzione di acquistare era un inutile sasso, e non ho nemmeno ho avuto dubbi nella scelta per cui o è stata la pietra a scegliermi come una bustina del té oppure ho una nuova psicosi da presentare al mio futuro psicanalista. 
Psicosi o meno, ho consultato il libro messo a disposizione nel negozio per guardare il significato delle pietre azzurre e ho scoperto che sono adatte anche al segno dei gemelli (cioè il mio), che rilassano, che sono adatte per attività intellettuali e artistiche e che sono collegate all'apparato respiratorio. Magari sarà per questi motivi che ci sarà stato feeling... 

Una volta a casa ho curiosato un po' e ho cercato qualche informazione sulle proprietà benefiche dei colori (cromoterapia) e delle pietre (cristalloterapia). In breve ho scoperto che:
  • le pietre rosse forniscono energia, vitalità;
  • le pietre arancioni stimolano il cuore e la tiroide, danno gioia;
  • le pietre gialle stimolano il benessere, l'intelligenza e la comunicazione;
  • le pietre verdi calmano e rivitalizzano, proteggono il sistema cardiaco;
  • le pietre azzurre proteggono il sistema respiratorio, promuovono la comunicazione e sono sedative;
  • le pietre viola combattono l'insonnia e l'aggressività;
  • le pietre nere rallentano il metabolismo, sono simbolo di conoscenza
  • le pietre bianche aiutano l'assimilazione e purificano.
Inoltre ad ogni colore dello spettro elettromagnetico corrisponde un'energia e lo spettro visibile ai nostri occhi è compreso tra 0,4 e 0,7 micron. Più precisamente nel libro sulla telepatia di cui ho fatto cenno all'inizio (vedi bibliografia sotto) ho trovato un capitolo dedicato ai colori e apprendo che i valori energetici sono pari a:
  • 0,7 micron per il rosso;
  • 0,65 micron per l'arancione;
  • 0,6 micron per il giallo;
  • 0,55 micron per il verde;
  • 0,48 micron per l'azzurro;
  • 0,43 micron per l'indaco;
  • 0,38 per il violetto.
Quindi da quanto ho capito non è la percezione del colore in sé a dare benessere, che è solo il risultato del modo in cui il cervello elabora uno stimolo esterno, ma sono proprio questi differenti livelli di energia.

Da sapere inoltre che prima di usare una pietra, essa va purificata: lavandola ed esponendola al sole oppure immergendola in acqua e sale (per informazioni più esaustive consultare la sitografia a fondo pagina).

Se l'argomento vi ha incuriosito, vi lascio qualche titolo che ho scovato e qualche sito da visitare.

Bibliografia
  • Reno Vital, Il grande libro della cristalloterapia, 2010, Xenia Edizioni.
  • Mario Grilli, Domenica Nieddu, Cromologia - comprendere la personalità attraverso i colori, 2009, Mediterranee.
  • Valerio Sanfo, Entrare... nell'affascinante mondo della Telepatia, 2008, De Vecchi Editore, (pagg. 37- 40).
  • Collana Segni Zodiacali, 2009, Giunti Demetra.
Sitografia

Salsa di ceci e pomodori

Una salsa fredda ideale per farcire falde di pomodori e peperoni o per accompagnare verdure crude come finocchio, sedano o carota.

Ingredienti
  • 250g di ceci lessati
  • 2 pomodori
  • qualche cucchiaio di panna di soia
  • 1-2 fette di pane 
  • olio d'oliva
  • aceto bianco
  • prezzemolo
  • sale, pepe
  • mixer ad immersione

Preparazione
Fate bollire una piccola pentola d'acqua con 1 bicchiere d'aceto e sbollentatevi i pomodori tagliati a metà e privati dei semi per un paio di minuti. In una ciotola unite i ceci, i pomodori privati della buccia a pezzetti, la panna, il pane precedentemente ammollato in acqua e strizzato, l'aceto (4 cucchiai circa) e un pizzico di prezzemolo tritato. Salate bene e pepate leggermente, mescolate il tutto e travasate in un contenitore adatto al frullatore a immersione: aggiungete olio quanto basta ad ottenere una crema omogenea. Tutto qui: riponete in frigo fino al momento di servire oppure scaldatela in un tegame prima di portarla in tavola (divenendo così una specie di sostituta vegetariana della bagna cauda: leggi i commenti relativi a questo post). In ogni caso buon appetito!




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