Come mai questo titolo?

Forse il titolo Mechanical Farm può trarre in inganno gli appassionati di meccanica agricola che vedessero comparire il mio blog tra i risultati di Google o di un altro motore di ricerca... ma è evidente che nel mio blog non si parla di trattori o di mietitrebbiatrici...

Il titolo va letto in senso metaforico, intendendo come fattoria meccanica quella dove gli animali sono considerati come macchine e trattati come tali, dove ciò che conta è il loro rendimento e dove la loro vita vale molto molto meno di un tecnologico trattore di ultima generazione.
Il titolo Mechanical Farm quindi è nato come espressione metaforica che allude in particolar modo alla realtà degli allevamenti intensivi.

La frase che costituisce il sottotitolo invece non fa riferimento alla storia e al contesto del noto libro da cui è tratta, ma è qui posta in senso letterale - "Uomo cattivo, animali buoni" - per richiamare un modo di pensare che mi sembra essere piuttosto diffuso tra i vegetariani animalisti. Tuttavia da parte mia è detta in modo ironico, perché pur essendo vegetariana per amore e rispetto degli animali non condivido questo modo di pensare, a mio avviso, un po' troppo manicheista e semplicistico. Nel senso che per me non è tutto bianco o nero e quindi non mi piace esprimere giudizi per categorie, ma preferisco valutare i singoli individui. Che siano uomini o animali. Quindi non credo siano gli uni tutti da buttare, né gli altri tutti da santificare.

Tolta ogni ambiguità mi scuso con chi, cercando informazioni sulle macchine agricole, capitasse per errore da queste parti........
Mentre ringrazio tutti gli altri che si sono fermati o si fermeranno a visitare il blog! Un blog che cerca di essere variopinto, nonostante viri al verde!


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